Mostre personali

VIRTUS, VIRTUTIS

25 Marzo 2023 / in corso - Complesso Monumentale di Sant'Anna dei Lombardi, Napoli

Virtus, Virtutis costituisce l’atto conclusivo di una profonda riflessione di Matteo Fieno a partire dal lavoro realizzato da Giorgio Vasari a Napoli: in un dialogo ideale con il maestro aretino, l’artista declina in chiave contemporanea le Virtù illustrate sulla volta della Sagrestia. Una rilettura non solo formale ma anche comunicativa che ha trasformato il progetto in un ponte sperimentale tra le epoche. Su invito di ParteNeapolis, che gestisce l’area museale e gli eventi del Complesso, Fieno realizza dodici tele (150x150 cm), dipinte con tecnica mista,  per raccontar sui social media la prolifica potenza espressiva di un tema centrale per la storia dell’arte, con le sue implicazioni etiche e teologiche. Alla pubblicazione nel 2022 sul profilo Instagram di Sant’Anna dei Lombardi, fa seguito oggi la mostra Virtus, Virtutis che porta cinque delle virtù contemporanee dipinte da Matteo Fieno nei luoghi del Vasari: Sapienza, Concordia, Bontà, Prodigalità e Abbondanza. Dal mondo digitale a quello analogico e non viceversa, per provare a trovare assonanze e similitudini con una visione della Virtù per sua natura universale eppure diversa in ogni epoca.


LE BALLERINE DI CARTA

02/17 Ottobre 2021 - Palazzo Burgos - Fondazione Fossano Musica, Fossano

Le Ballerine di Carta si dipana in nove ritratti che danno vita ad una favola unica, raccontata attraverso il disegno.
Le ballerine si mostrano a noi con fascino e sensualità mentre compiono azioni quotidiane, inconsapevoli protagoniste di queste nove moderne scene di genere. Allo stesso tempo, però, tramite tali gesti estrinsecano la
loro essenza, stimolando nello spettatore il desiderio di conoscere le loro storie, i loro caratteri, le loro aspirazioni,
il loro mondo: il percorso diventa così una strada verso la maturità, non priva dei timori che quest’ultima porta
fisiologicamente con sé.



LE RAGAZZE DI MADAME ODETTE

15/27 Maggio 2021 - Galleria d'arte Wikiarte, Bologna

Le Ragazze di Madame Odette 10 tele di ballerine ispirate alla Parigi del primo ‘900, il periodo della Belle Epoque; come ogni protagonista di un mio quadro e di una storia  tutte queste ragazze si trovano a confrontarsi con la società, con i tempi a loro contemporanei, ispirando riflessioni e sentimenti profondi. 



QUEL PAZZO 2020 Declinato al femminile

24/31 ottobre 2020 - Galleria d'arte This is Not Torino, Torino

22 tele realizzate nel periodo del lockdown che raccontano Quel pazzo 2020 declinato al femminile dove la gioia e l’insicurezza delle mie donne si uniscono ad anticonformismo e determinazione per raggiungere un sogno



DECLINAZIONI AL FEMMINILE

22 novembre / 6 dicembre 2019 - Milano Art Gallery, Milano

"42 tele - 42 donne - 42 storie in cui ci si può identificare, perché tutti noi possiamo condividere gli stessi sentimenti a dispetto di differenze culturali, sociali, linguistiche, di sesso o di razza... Infatti, l'obiettivo principale di un uomo che dipinge le donne è di porre uno scomodo quesito sul fatto che il mondo forse non è diviso in fazioni come ci hanno detto, ma va soltanto visto con occhi diversi"

Principali commissioni / installazioni

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2021 - "Le Virtù", progetto social realizzato con il Complesso Monumentale di Sant'Anna dei Lombardi (Napoli)
2021 - "Big Bang" Otium Pea Club (Green Pea, primo Green Retail Park al mondo), Torino
2020 - "Le Amanti del Re" Guido Ristorante, Fontanafredda, Serralunga d'Alba

Principali mostre collettive

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2021 - "A feminine vision", Galleria "La Maison de la Petite Sara", San Marino

2020 - "This is not a Dream" presso la Galleria "This is not Torino", Torino

2020 - "This is not Quarantine" presso la Galleria "This is not Torino", Torino

2020 - "Solstizio d'estate" presso Galleria Zamagni, Rimini

2020 - "ArteGenova", presso la stand della Galleria Farini, galleria storicizzate

2019 - "Biennale di Milano" presentata da Vittorio Sgarbi presso "Brera Site", Milano.


2019 -  "Art Parma Fair"

2019 - "Sembra Complesso" a cura di Anna Soricaro presso l'associazione culturale "Zero1" di Barletta, con il patrocinio della Fondazione De Nittis.

2019 - "Mostra Internazionale" a cura di Vittorio Sgarbi, presso il Palazzo Leti Sansi a Spoleto.

2019 - "Paris Artexpo" a cura di Leonarda Zappulla, presso la "Galerie Thuillier" a Parigi.

2019 - "Mantova Artexpo" a cura di Serena Carlino, presso il Museo Gonzaga di Mantova.

2019 - "Sugerencias" a cura di Silvia Arfelli, presso la "BCM Art Gallery" di Barcellona.

2019 - "Pro Biennale" presentata dal Prof. Vittorio Sgarbi, presso la Scuola Grande di San Teodoro a Venezia.

2019 - "Human Connections" a cura di Monica Ferrarini, presso la Galleria d'Arte "Ess&rre", Lido di Ostia (Roma).

2019 - "Non Sogni" a cura di Anna Soricaro, presso l'associazione culturale "Zero1" di Barletta, con il patrocinio della Fondazione De Nittis.

2019 - "Animus et Anima" a cura di Gina Affinito, presso il complesso di "San Severo al Pendino" a Napoli, con il patrocinio del comune di Napoli.

2019 - "Disegnarte" a cura di Laborart,  presso la Galleria "Area Contesa Arte" di Roma. 

Visto su

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2023: Il Mattino, Napoli, «Virtus, Virtutis» al complesso Sant'Anna dei Lombardi: Matteo Fieno in mostra con le 5 virtù contemporanee

2023: Gazzetta d'Alba, Virtus, Virtutis, mostra personale di Matteo Fieno – Complesso Monumentale Sant’Anna dei Lombardi, Napoli

2023: Artribune, Virtus, Virtutis, mostra personale di Matteo Fieno a cura di Ambra Giglio, accolta nella Sagrestia Vecchia del Complesso Monumentale di Sant'Anna dei Lombardi, scrigno napoletano affrescato da Giorgio Vasari con un ciclo pittorico dedicato alle Virtù.

2023: Ideaweb, Nei miei dipinti metto in evidenza le verità nascoste

2023: Il posto delle parole, Matteo Fieno “Virtus Virtutis”


2021 - La Testata "Matteo Fieno, mi descrivi le tue Virtù?"
2021 - Intervista su Il Posto delle Parole
2021 - Articolo sul settimanale La Fedeltà
2021 -  TargatoCn "La Fondazione Fossano Musica ospiterà  "Ballerine di carta" di Matteo Fieno
2021 -  Il Corriere.net "Le ballerine di carta di Matteo Fieno in mostra a Fossano"
2021 -  Artribune "Non solo scandalo ed erotismo: al Green Pea di Torino l'opera omaggio all'Origine del mondo
2021 - Art Shape "Matteo Fieno rilegge "L'Origine del Mondo" con la sua opera "Big Bang"
2021 - James Magazine "L'Origine del Mondo da Gustave Courbet all'arte contemporanea"
2021 - Pubblicazione sul numero 114 de La Repubblica
2021 - Tropismi "Le Ragazze di Madame Odette" di Cristina Celani
2021 - ArteRaku.it "Le Ragazze di Madame Odette"
2021 - James Magazine "Matteo Fieno. Le Ragazze di Madame Odette"
2021 - Bologna Today "Mostra personale di Ex e Matteo Fieno a cura di Pietro Franca"

2020 - Luxury Prêt-à-porter (versione cartacea e online) "Matteo Fieno. Donne senza veli"
2020 - The Cube Magazine "Matteo Fieno, l'artista delle donne"
2020 - Marie Claire "L' artista delle donne. Matteo Fieno scruta l'universo femminile con una galleria di 22 tele realizzate durante il lockdown"
2020 - Marie Claire "Il calendario delle mostre per l'autunno 2020"
2020 - Posh.it "Langhe d'autunno: tre tappe d'eccellenza fra arte, cucina e vini del territorio"
2020 - James Magazine "Matteo Fieno: l'artista che ama le donne"
2020 - Art Special Day "Matteo Fieno: l'artista delle donne dallo stile impressionista"

2019 - Articolo sul quotidiano nazionale LA STAMPA  del 21 novembre 2019 "Le donne di Matteo Fieno lasciano l'atelier di Diano per Milano Art Gallery" di Roberto Fiori
2019 -  Il Giornaliero "Declinazioni al femminile: l'artista Matteo Fieno presenta le sue Opere al "Milano Art Gallery" 
2019 - Articolo sul sito americano The New York Journal "Matteo Fieno: the artist of women"
2019 - Pubblicazione sul numero 34 del 2019 della rivista d'arte "Biancoscuro"
2019 - Pubblicazione sul numero 2 del 2019 del periodico d'arte "ART NOW"

Premi / Riconoscimenti

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2019 - Selezionato come finalista del "Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti"
2019 - Selezionato nella Shortlist di "Art-rooms Awards - London"
2019 - Premio "Mostra Collettiva" del contest "Biancoscuro Art Contest" con l'opera Female Legacy
2019 - Selezionato tra i finalisti della seconda edizione di "Prisma Art Prize"
2019 - Premio collaterale "Mostra Salone Regionale" del Premio Lynx
2019 - Expertise di Paolo Levi per Big Jump 
2019 - Premio "Milano Art Gallery"

Critiche

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Vittorio Sgarbi

C’è un forte bisogno di indispensabilità, di non gratuito nella pittura di Matteo Fieno, la stessa che al di fuori dell’arte lo porta a prendere le distanze dal consumismo indotto o dalle lusinghe più vacue della civiltà tecnologica. Poco c’è da vedere nelle sue opere più emblematiche: un colore uniforme nel fondo che, malgrado l’apparente piattezza, fa da spazio fisico non meno che mentale, un pò come in certo Katz (Alex) prima maniera, a un corpo nudo di donna che con esso interagisce. Il segno è netto, a circoscrivere i corpi suadenti come isole nel mare, assorbendo in un certo qual senso tutte le varianti espressive del Post-Impressionismo succedutesi fra Gauguin, Lautrec, Cézanne, Matisse fino, potremmo dire, a Marlene Dumas. Non c’è però mai dramma in questi nudi, mai tensioni che non rispondano a una propensione connaturata, a uno spontaneo, innocuo istinto dinamico. Né carnalità straboccante, per quanto sensualità di queste donne, flessuose e dinoccolate anche quando le fattezze sono morbide e tondeggianti, risulti innegabile. Donne spiccatamente moderne, insomma, figlie dell’era industriale, piuttosto che evocazioni dell’eterno femminino. Qualche volta ci vengono presentate anche non nude e alle prese con movimenti predeterminati, sottoposti a una loro grammatica (la danza, per esempio), nel qual caso ti accorgi che si tratta di divagazioni capaci in qualche modo di annacquare il discorso. Meglio lo scoperto in posa più ordinaria, perché meno materia pittoricamente differenziata si offre alla vista, più si è liberi. Non solo di creare in maggiore coerenza, ma anche di concentrarsi totalmente, per chi le creazioni le guard, sull’oggetto della riflessione, Fieno non ci lascia soli in questa impresa, accompagna talvolta le sue opere con didascalie che ricordano lo spunto di vita da cui si è mosso (in alcuni casi le citazioni da opere d’arte precedenti parrebbero palesi), oppure l’intento emotivo perseguito - l’”impresssione”, come la chiama - nel raffigurare il corpo femminile in una determinata maniera, in relazione alla circostanza ambientale entro cui agisce. E’ sorprendente, a sottolineare il fatto che il bello dell’arte sta nel suo non essere mai un messaggio univoco, rendersi conto di quanto quegli spunti e quegli intenti possano essere ininfluenti ai fini della nostra percezione delle opere. Come se pretendessimo, davanti a quei dialoghi sempre aperti fra corpo e spazio assoluto, fra la dimensione più immediata del fisico e la sua trasposizione concettuale, di individuare un nostro personale percorso, a seguire gli avvincenti contorni delle forme che fossero avventure dell’occhio, una nostra chiave interpretativa sulla quale riversare le nostre curiosità, le nostre inclinazioni, le nostre passioni cosi come le nostre esperienze esistenziali fanno maturare. È proprio in virtù di questo meccanismo proiettivo che le donne di Fieno diventano le nostre donne, quasi che derivassero dalla nostra mano, dalla nostra sensibilità, invece che dalle sue. Per un artista non ci potrebbe essere soddisfazione maggiore: essere “espropriati” delle proprie invenzioni mediante la soggettività dell’interpretazione vuol dire essere riusciti ad aprirsi agli occhi e alle menti degli altri, invece di tenerle relegate entro i ristretti confini del proprio io. Riconoscendosi, nel caso specifico di Fieno, in un unico, grande slancio interiore: l’amore incondizionato per l’affascinante, irresistibile unicità del pianeta donna. Non so quante artiste potrebbero manifestarne di più di lui.